... MA E' SUCCESSO ANCHE QUESTO!

 

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Cose, fatti, eventi del mese: anche questo è l'ISM!

 

PROGETTO ACCOGLIENZA: BEN TORNATI A SCUOLA!

Durante il primo giorno di scuola, noi alunni delle classi seconde e terze abbiamo visto un cortometraggio intitolato Alike, una piccola ma intensa storia animata che ci ha fatto riflettere. Il video raccontava di un bambino e di suo padre, gli unici due personaggi colorati in un mondo completamente in bianco e nero. Con il passare del tempo, però, il bambino perdeva i suoi colori e diventava sempre più triste, perché a scuola non riceveva incoraggiamento e non poteva esprimere la sua creatività.
Il padre, accorgendosi della sua tristezza, decide allora di portarlo nell’unico prato verde della città, dove un violinista suonava una melodia piena di vita. Per far tornare il sorriso al figlio, il papà finge di suonare anche lui il violino, riuscendo così a ridargli i colori e la felicità.
Questo cortometraggio ci ha insegnato che, anche nei momenti di tristezza o monotonia, la felicità può essere ritrovata nelle piccole cose, nei gesti semplici e sinceri, e soprattutto nell’amore e nella comprensione di chi ci è accanto.

Nel resto della mattinata, abbiamo poi realizzato insieme un grande disegno collettivo. Il giorno successivo ci siamo seduti all’interno del quadro che avevamo creato, per formare una scritta visibile dall’alto. Questo perché avevamo un ospite molto atteso: un drone che ci scattava foto e filmava dall’alto! È stato un momento molto divertente e originale, che ci ha permesso di collaborare e di sentirci parte di un unico gruppo.

 
 


GITA DI SOCIALIZZAZIONE: LE PRIME IN VAL BIANDINO CON LE JEEP!

Le classi prime, come da tradizione ormai millenaria, Mercoledì 17 Settembre sono andate in gita in Val Biandino, una splendida valle situata vicino a Lecco. L’esperienza è stata molto divertente fin dall’inizio: per raggiungere la valle, infatti, hanno viaggiato a bordo di jeep, percorrendo una strada piuttosto dissestata ma emozionante. Il tragitto è stato movimentato e avventuroso, e proprio per questo a molti è piaciuto tantissimo.

Appena arrivati, i ragazzi sono stati accolti da una gentile signora del posto, un’allevatrice che si occupa ogni giorno dei suoi animali: ha raccontato ai ragazzi che si alza molto presto al mattino per mungere le mucche, raccogliere le uova e il latte fresco.

Successivamente, il gruppo ha visitato la chiesetta della valle e poi ha fatto una piccola merenda all’aperto, immerso nella natura. In seguito, gli alunni sono rientrati per il pranzo, che è stato davvero gustoso: pasta al ragù di cervo, spezzatino con polenta e una crostata a scelta tra cioccolato o marmellata.

Dopo pranzo, durante il tempo libero, molti hanno accarezzato i cani da pastore, animali molto intelligenti e affettuosi che aiutano gli allevatori a tenere sotto controllo le mucche e le capre.

Nel pomeriggio, hanno assistito a una dimostrazione sulla produzione del formaggio: hanno potuto vedere da vicino le macchine utilizzate e scoprire tutte le fasi di lavorazione del latte. Alla fine della giornata, prima di ripartire, hanno acquistato alcuni prodotti tipici — come formaggi e biscotti — da portare a casa come ricordo di questa bellissima esperienza in montagna.


VIGHIZZOLO SOTT’ACQUA

L’alluvione del 22 settembre 2025 è stata un evento che ha lasciato un segno profondo in tutti noi. Le forti piogge di quel giorno hanno provocato danni ingenti, tanto che le scuole sono rimaste chiuse il giorno successivo per permettere ai residenti di sistemare le proprie case e aiutare chi era in difficoltà.
A poche settimane dall’ondata di maltempo, la Protezione Civile della Città di Cantù ha diffuso i dati conclusivi relativi alla gestione dell’emergenza. Si è trattato di un evento meteorologico eccezionale, con oltre 210 millimetri di pioggia caduti in appena dieci ore. In alcune zone della città si sono registrati fino a tre metri d’acqua nei locali interrati, rendendo completamente impraticabili strade, abitazioni e sottopassi.

Numerosi volontari si sono mobilitati per aiutare le famiglie colpite e anche gli oratori, come quello di Vighizzolo, dove nel salone Frassati si erano accumulati oltre 60-70 centimetri d’acqua. Sono stati necessari due giorni di lavoro intenso per svuotare tutto e salvare tavoli e arredi dal marcimento.
Chi ha prestato aiuto al don ha ricevuto una ricompensa “molto speciale”: un pranzo offerto da lui, come segno di gratitudine per la solidarietà dimostrata!


 

LA MESSA DI INIZIO ANNO

Lunedì 29 settembre ci siamo ritrovati tutti insieme per celebrare la Santa Messa di inizio anno scolastico, un momento molto importante per iniziare con serenità e con lo spirito giusto il nuovo cammino. La celebrazione è stata anche l’occasione per ricevere la santa indulgenza plenaria, un dono speciale che ci invita al perdono, alla preghiera e alla riflessione interiore.
Durante la Messa abbiamo pregato, cantato e partecipato con grande emozione. È stato toccante vivere insieme questo momento di fede e sentirci uniti come comunità scolastica.
Già nei giorni precedenti, il don era venuto a scuola per spiegarci che cosa significa indulgenza plenaria: ci ha raccontato che è un atto di misericordia attraverso il quale, con la preghiera, la confessione e la comunione, possiamo ricevere il perdono completo delle pene legate ai nostri peccati.
Grazie alle sue parole, durante la celebrazione abbiamo potuto comprendere meglio il valore spirituale di ciò che stavamo vivendo. È stato un momento semplice ma molto significativo, che ci ha aiutato a iniziare l’anno con il cuore aperto e ricco di fede.


LA STRASANTAMARTA: LA CORSA DI INIZIO ANNO DELL’ISM!

4 ottobre 2025. 

Mattino: una squadra di professionisti, tra cui i nostri reporter Tommaso e Federico B., sono partiti in missione per verificare e, nel caso liberare, il percorso della gara.
C’è stato un problema enorme: la strada era un disastro!
Ovunque era presente pantano che non avrebbe permesso il passaggio dei nostri atleti, ma per fortuna siamo riusciti a trovare una strada alternativa cambiando leggermente il percorso.
Ma questo non era il problema peggiore: sul percorso erano presenti diversi alberi caduti che bloccavano il passaggio. Gli alberi non ci consentivano di andare avanti!
Dunque, abbiamo chiamato un professionista nel mestiere: il nostro salvatore Davide Casiraghi, che con le sue motoseghe performanti ha sgomberato la strada.

Pomeriggio, ore 14:30: appena terminata la preghiera di don Paolo, i concorrenti fremevano sulla linea di partenza, tutti si accalcavano per riuscire ad assicurarsi la prima fila e quindi un leggero vantaggio sugli altri.
Nelle prime posizioni avevamo i nostri due reporter che erano tra i favoriti delle medie: Francesco Ravasi e Federico Pagani, arrivati rispettivamente secondo e primo l’anno scorso.
Al fischio dello starter, i concorrenti hanno strappato il nastro di partenza e si sono riversati per le strade già bloccate al traffico dai volontari. Dopo la partenza, una salita ha subito ostacolato i nostri corridori costringendoli a rallentare per recuperare le energie già disperse nello sprint iniziale. Ecco le curve ad angolo retto continue, poi una pericolosa discesa piena di sassi e con in mezzo un canale scavato dall’acqua che i volontari della mattina avevano provato a riempire ma con scarsi risultati; finalmente un tranquillo rettilineo e subito dopo la famosa deviazione che passava nei campi di granoturco tagliato da qualche tempo per evitare il pantano più assoluto dove si sprofondava di parecchi centimetri. Alla fine della deviazione, c’era una altra salita in cima alla quale si trovava il punto di ristoro allestito da Lorenzo Borghi, padre di un nostro reporter.
Iniziava poi un continuo saliscendi che verso la fine sbucava sulla strada che avrebbe portato al traguardo. Il primo alunno delle scuole medie a tagliarlo è stato il nostro reporter Federico Pagani, che ha confermato la vittoria dell’anno scorso. Non sono stati da meno neanche Simone Campaniello e Francesco Ravasi, altro nostro reporter, rispettivamente arrivati secondo e terzo.
La giornata si è conclusa con una merenda condivisa nel cortile della scuola e le meritate premiazioni dei campioni e delle classi più numerose.
Insomma, la Strasantamarta è sempre un momento di grande festa!

 

L’INCONTRO CON I PROFESSIONISTI DI ASPROLEGNO

Il 14 ottobre le due terze medie hanno avuto l’occasione di partecipare a un laboratorio di orientamento con il CENTRO PROFESSIONALE ENAIP nel contesto del progetto orientamento per la scuola Secondaria di secondo grado. 
La professoressa e i suoi due allievi “aiutanti” ci hanno illustrato le particolarità di quella scuola e anche i vari sbocchi che poteva avere, sia universitari che lavorativi. 
Dopo questa introduzione durata circa mezz’ora, la classe si è divisa in gruppi: ognuno di essi era costituito da varie figure del mestiere, e il nostro compito era quello di progettare delle stanze di una casa in base alle richieste dei nostri clienti.  
Dopo circa un’ora abbondante di lavoro, durante la quale abbiamo usato i pezzi che ci avevano messo a disposizione e degli oggetti che abbiamo ritagliato noi a nostra scelta, abbiamo esposto a voce ai nostri compagni, alla professoressa e ai suoi due allievi il nostro progetto, spiegando bene tutto quello che avevamo fatto. Dopo l’esposizione sono rimasti appesi per due settimane gli oggetti che avevano fatto più ridere e che appartenevano al gruppo del nostro reporter Francesco Ravasi: una Porsche, una bottiglia di vino bianco, un cane e poi, aggiunta dopo, una faccia disegnata molto strana. Dopo due settimane, la prof. Citterio si è sfortunatamente accorta dei disegni appesi, che sono stati immediatamente cestinati senza pietà! I progetti sono stati tutti apprezzati e alcuni sono stati trovati un po’ strani.  

LE TERZE IN GITA: A BARZIO PER LA GIORNATA AFRICANA!

Venerdì 24 ottobre, prima gita dell’anno per i ragazzi di terza media!
Alle ore 8.00, noi ragazzi delle classi 3^A e 3^B ci siamo riuniti sul piazzale delle poste e siamo partiti in pullman in direzione Barzio.
Dopo circa un’ora di viaggio, abbiamo raggiunto la destinazione: il centro sociale COE, dove ad accoglierci c’era un ragazzo africano proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo, di nome Raymond.
Raymond è uno psicologo, che si occupa di aiutare i bambini e i giovani provenienti dal suo paese d’origine.
Prima di iniziare le attività previste per la giornata, Raymond ci ha illustrato brevemente delle particolarità del suo paese, dividendoci successivamente in due gruppi: i Likolò, parola che in congolese significa “cielo”, e i Mabelé, termine che invece significa “terra”. I due gruppi hanno svolto alternativamente due attività: la visita al museo degli strumenti musicali e dei giocattoli africani e un piccolo concerto di strumenti sempre africani con Raymond.
A conclusione di queste due attività, ci siamo poi riuniti tutti insieme per il pranzo, al termine del quale sono stati offerti dei piccoli dolcetti tipici al cocco.
Nel pomeriggio, i due gruppi si sono nuovamente divisi per le successive attività: la visione di un video sul progetto del COE con Raymond e la visita al piccolo mercatino solidale, dove c’era la possibilità di acquistare oggetti tipici provenienti da tutto il mondo, a sostegno del progetto per salvare bambini e giovani in difficoltà.
Come ultima attività, abbiamo potuto visitare la mostra delle maschere africane e provare l’esperienza di attività manuali come il “maltinto” (la tintura di stoffe con colori naturali), la creazione di tipici portachiavi o l’incisione di maschere africane su un materiale simile al rame. 
Questa esperienza è stata talmente arricchente che la consigliamo davvero a tutti!
Il viaggio di rientro è stato come sempre un momento di svago, a conclusione di una giornata perfetta.  

IL PROGETTO ORIENTAMENTO: UN PICCOLO ASSAGGIO DEL NOSTRO FUTURO

Il progetto orientamento è una tradizionale iniziativa dell’Istituto Santa Marta: esso ha l’obiettivo non solo di aiutarci a scegliere al meglio la scuola superiore più adatta a noi, ma anche di prepararci a viverla nel migliore dei modi. 
Insieme all’espertissima Dott.ssa Sara Guffanti abbiamo per ora svolto le prime lezioni, durante le quali abbiamo disegnato come ci vediamo nel futuro e abbiamo scritto delle parole che potevano essere dubbi, certezze e paure: è la scuola giusta per me? Sarò all’altezza?
Anche durante il secondo appuntamento abbiamo dovuto disegnare qualcosa, ma questa volta molto diverso: un albero che, in realtà, eravamo noi! Dovevamo immedesimarci in questo albero, disegnarlo come preferivamo, con le caratteristiche che abbiamo scelto di rappresentare. Dovevamo scrivere nelle radici “da dove veniamo”, perciò dove, come e con cosa siamo cresciuti. Sul tronco, invece, “chi siamo” in questa fase della nostra vita e sui rami “cosa pensiamo e vogliamo diventare”. 
Dobbiamo proprio ammettere che questa esperienza ci sta aiutando molto a conoscere noi stessi, ma anche a decidere cosa è meglio per noi e per il nostro futuro. 

 

 

 


 

 

 


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